L’energia che illuminerà Berchidda sarà intelligente. In altre parole il paese ai piedi del monte Limbara potrà abbattere i costi di consumo e puntare dritto all’autonomia energetica. Tutto passa per un piano che vede in prima linea Comune e Regione. Il sindaco Andrea Nieddu, ieri mattina, non a caso ha parlato di giornata storica. Il motivo è semplice: Berchidda, insieme solo a Benetutti, sarà il primo esempio di smart community in Sardegna. È qui che nascerà un modello energetico basato sulla sperimentazione e sullo sviluppo di reti intelligenti e di sistemi di accumulo dell’energia. A finanziare la rivoluzione è stata direttamente la Regione, perché l’obiettivo, prima o poi, è estendere questo tipo di modello a tutto il resto dell’isola. Una intenzione confermata dalla stessa Maria Grazia Piras, assessore regionale all’Industria.
Tutto al Comune. Nel linguaggio del 21esimo secolo, «smart community» sta per modello di sviluppo sostenibile, veloce, intelligente e capace di migliorare la vita dei cittadini e l’accesso alle risorse. È più o meno quello che accadrà a Berchidda. Ieri in una sala del municipio è stato compiuto il primo e importante passo. La società e-Distribuzione, del gruppo Enel, ha innanzitutto ceduto al Comune la gestione della rete elettrica dell’agro. Quella del centro abitato, invece, era già del Comune. In questo modo, visto che è l’ente locale a operare direttamente come azienda elettrica, Berchidda si trova in una condizione ideale per la sperimentazione studiata dalla Regione. Gli obiettivi finali sono sostanzialmente tre: promuovere l’autoconsumo istantaneo, massimizzare il consumo locale e abbattere i costi per imprese e cittadini